Mostra San Vito al Tagliamento

La lussuosa vita di un patriarca prestigioso: Lodovico Trevisan

Inaugurazione 24 maggio ore 10.30 presso il Teatro Sociale Arrigoni, Piazza del Popolo 1. A seguire visita della mostra presso il Castello di San Vito, via Marconi 13. Seguirà rinfresco.

Il patriarca Ludovico Trevisan Scarampi Mezzarota

Ecclesiastico e uomo d’armi, Ludovico Trevisan, nobilitato Scarampi Mezzarota (una mezza ruota è disegnata nel suo stemma), nasce a Venezia il 14 novembre 1401.
Figlio del medico Biagio Trevisan, segue le orme paterne e all’Università di Padova consegue il dottorato in arti liberali e medicina. Il cardinal Giacomo Condulmer, suo conterraneo, lo chiama a Roma come cubiculario segreto e, a seguito della sua elezione a pontefice con il nome di Eugenio IV (1431), concede al medico incarichi amministrativi e la sede vescovile di Traù (1435), città dalmata dominata da Venezia.
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Trevisan si dimostra un abile diplomatico durante l’esilio del papa a Firenze e diventa arcivescovo della città (1437), svolgendo una funzione di primo piano per il consolidamento del papato in Italia. Nel dicembre 1439 è promosso patriarca di Aquileia e un mese dopo camerlengo di Santa Romana Chiesa.
Creato cardinale di San Lorenzo in Damaso, desidera che la città patriarcale resti associata al titolo cardinalizio: Ludovicus cardinalis Aquilegeinsis. Parallelamente alla carriera ecclesiastica, conduce importanti operazioni militari e risulta vincitore nella battaglia di Anghiari (29 giugno 1440) contro Niccolò Piccinino.
In qualità di legato pontificio tratta la pace (1443) con Alfonso d’Aragona del Regno di Napoli, così Eugenio IV può tornare definitivamente nell’Urbe. Recuperata la sede papale, Trevisan gestisce le finanze e coordina la politica, avviando una rischiosa guerra contro Francesco Sforza, conclusa con la pace di Perugia (1444). Alla morte del pontefice veneziano (1447), il cardinale partecipa al conclave che elegge Niccolò V, il quale avvia una politica di pace e riduce le truppe. Nel 1451, il patriarca si reca a visitare la diocesi di Aquileia per la prima volta, con potere spirituale e di feudatario. In cambio dei servigi, Niccolò V gli conferisce (dal 1454) la commenda dell’abbazia di Montecassino. Un anno più tardi, il pontefice muore e il Trevisan partecipa al conclave che elegge Callisto III, al secolo Alfonso Borgia, da lui sostenuto. Il cardinale, capitano generale e ammiraglio della flotta pontificia, combatte i Turchi, li sconfigge a Rodi (1457) e ottiene il controllo delle isole di Lemno, Samotracia e Taso, riportandole alla Cristianità. Impegnato in guerra, non partecipa al conclave del 1458, che elegge Pio II. Torna a Roma l’anno seguente con un grande bottino, ma è contrario alla decisione papale di avviare una nuova crociata dell’Occidente cristiano contro i Turchi. Partecipa al conclave del 1464, con la speranza di essere eletto al soglio pontificio, ma il Sacro Collegio sceglie il suo avversario Pietro Barbo, nipote di Eugenio IV, che diventa papa Paolo II. Deluso dal risultato, passa a miglior vita il 22 marzo 1465 a Roma ed è sepolto nella Basilica di San Lorenzo in Damaso, suo primo titolo cardinalizio.

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